PROGETTO DI COOPERAZIONE NAZIONALE

P-ART: Una pietra sopra l’altra – Un’arte da custodire

TECNICA COSTRUTTIVA STORICA LOCALE:
RILEVAZIONE DESCRITTIVA DI MANUFATTI

Gruppo di lavoro:
Dott. Ing.
Maurizio Mazzoleni
Dott.ssa
Sara Invernizzi

INDAGINE SULLE EMERGENZE LOCALI DI COSTRUZIONI IN PIETRA A SECCO

RILEVAZIONE DESCRITTIVA DI MULATTIERE

LOCALITA’ CA’ FROSCO – PONTIDA

IDENTIFICAZIONE:

Selciato che da Pontida centro conduce alla località Cà Frosco

CARATTERISTICHE TIPOLOGICHE:

− 1,50/2metri circa
− Dislivello di circa 200 metri con pendenze approssimative > 9%
− Pietre disposte in modo irregolare. Laddove la pendenza è più elevata si osserva la presenza di scalini delimitati da un cordolo in conci di dimensioni più grandi, disposti perpendicolarmente all’andamento della mulattiera. Nei tratti con la minore pendenza la mulattiera si presenta con la caratteristica conformazione a schiena di mulo, seppur lieve, la gobba situata nel centro del camminamento permetteva lo scorrimento ai lati delle acque meteoriche e una agevolazione di cammino in condizioni climatiche avverse (evitando ruscellamenti e quindi la probabilità di finire con i piedi bagnati).
− Utilizzo di arenarie locali e Flysch facilmente lavorabili che conferiscono all’insieme un aspetto di omogeneo e uniforme ordine, sia nelle trame, che nelle cromie
− In alcuni tratti la mulattiera è affiancata da muri in pietra a secco di notevole altezza (fino a 2 metri), realizzati in conci di medie dimensioni nelle medesime pietre sedimentarie a grana fine. Sono muri di sostegno ai soprastanti appezzamenti ad uso agricolo in gran parte in abbandono
− Il selciato attraversa ad oggi un pendio soggetto a giovane rimboschimento spesso degradato

DESCRIZIONE:

La mulattiera è parte del percorso di viabilità storica che dal centro di Pontida portava, attraversando numerose località collinari, verso Gronfaleggio e Celana Vecchia.

Si presenta in più punti affiancata da imponenti muri in pietra a secco (parzialmente coperti da vegetazione infestante). Poco pulita, il fondo in bei conci di piccole dimensioni di pietra arenaria e Flysch si intravedono tra le foglie soprattutto nel tratto centrale della mulattiera – interessato dal camminamento pedonale e dallo scorrimento delle acque meteoriche.

Per superare il dislivello, sono presenti dei gradini delimitati da cordoli in pietre di dimensioni più consistenti, poste orizzontalmente rispetto l’andamento della mulattiera.

EVIDENZE ETNOGRAFICO-STORICHE:

Presenza di cascine storiche (Cà Frosco) e della chiesa seicentesca della Madonna della Neve.

STATO DI CONSERVAZIONE:

BUONO
Lo stato di abbandono in cui verte il manufatto ha determinato la difficoltà di lettura dello stesso. Ad esempio, non è identificabile la possibile presenza di cunette per lo scorrimento delle acque meteoriche.